Pietra calcarea bianca: come va trattata?
La pietra calcarea bianca è la protagonista indiscussa del nostro territorio, un’eccellenza che testimonia l’arte muraria della nostra provincia di Ragusa.
Essendo derivata da vari tipi di calcare, è possibile impiegarla in molti contesti: dalle semplici abitazioni a ville, chiese, masserie, o addirittura a interi centri urbani.
Oltre alla sua particolare bellezza, possiamo fare affidamento alla sua longevità. La pietra calcarea, infatti, è in grado di durare nel tempo e di preservare i suoi dettagli e le sue tonalità originarie.
Come tutte le superfici naturali, in alcuni utilizzi è fondamentale ricorrere a trattamenti preventivi o straordinari che consentono sia di preservare la superficie sia di renderla facilmente pulibile. Una scarsa manutenzione corrisponde al rischio concreto di un deterioramento del materiale e ad una difficile gestione del pulito.
Dunque, in che modo si può ridare il giusto tono alla pietra calcarea bianca? Scopriamolo insieme.
I 4 trattamenti specifici per il rinnovo della pietra calcarea bianca
Riportare la pietra calcarea bianca al suo antico splendore è possibile. Innanzitutto, è necessaria una pulizia di fondo che elimini funghi, smog e quant’altro presente nella superficie, dopodiché si dovrà sigillare il pulito ottenuto con una serie di trattamenti:
- Idrorepellente, grazie alla sua efficacia nell’ostruire qualsiasi foro di qualunque dimensione, permette alla superficie, naturalmente porosa, di non essere degradata dall’umidità di risalita e da quella da imbibizione;
- Consolidante, utile a interrompere l’eventuale processo di deterioramento già in atto, ma anche a restituire alla pietra la perduta compattezza. La struttura lapidea indebolita e decoesa, sia in profondità che in superficie, viene ricostruita e rafforzata per migliorarne la resistenza nel lungo periodo;
- Tonalizzante, fondamentale per uniformare l’aspetto e ravvivare le tonalità di colore originarie della pietra. Contribuisce a proteggere la superficie da alterazioni cromatiche dovute a macchie, usura e intemperie;
- Antimacchia, necessario al fine di creare una barriera per le sostanze improprie (es. macchie, muffe, batteri, licheni, alghe). Questo genere di trattamento non altera la naturalezza della superficie calcarea.
Quando bisogna intervenire?
Come nel caso di quasi tutte le pietre naturali, le tempistiche variano a seconda dell’utilizzo della superficie e dei trattamenti che sono già stati fatti su quest’ultima.
In generale, è bene tenere d’occhio la quantità di macchie, incrostazioni, alterazioni e depositi presenti sul materiale lapideo, così da poter intervenire tempestivamente e con le dovute accortezze.
Pulizia ordinaria della pietra calcarea bianca: quali sono i trattamenti “fai da te”?
La pietra calcarea ha un grande pregio: può essere lavorata con facilità rispetto ad altre, prestandosi a varie situazioni. Purtroppo, però, essendo molto soggetta a macchie e deterioramenti, non può essere pulita con qualsiasi prodotto.
L’accorgimento principale è quello di stare attenti all’uso dei prodotti, usando sempre quelli indicati per le pietre naturali; il motivo risiede nel rischio concreto di incombere nello scioglimento del calcare, rovinando definitivamente la superficie.
Affidarsi a professionisti del settore è la scelta migliore
In definitiva, considerando la natura dei trattamenti da effettuare per il rinnovo della pietra calcarea, la scelta più consona è quella di affidarsi a dei professionisti del settore che possano garantirti i dovuti interventi.
L’impiego di prodotti e attrezzature specifici, non nocivi e a basso impatto ambientale, può fare la differenza sia in termini di efficacia che di qualità.
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